Sotto un caldo sole, la seconda edizione dello Slalom della Valle d’Itria ha registrato ben 76 verificati; motori in tiro e via, per affrontare il tracciato di gara che si arrampica lungo la “Gravina di Castro”, strada in salita che termina il suo percorso alle porte del grazioso centro abitato di Cisternino. Con un percorso di 2750 metri e 13 postazioni brillate, disegnato nel 2014 da Carmine Capezzera, la bella conformazione del tracciato, anche se privo di tanti accessi laterali, ha comunque consentito al tanto pubblico di godere dello spettacolo nelle parti iniziali e finali del tracciato in condizioni di assoluta sicurezza.
Massima attenzione è stata dedicata da parte dell’organizzazione per la viabilità alternativa del traffico ordinario, tanto è che non si è registrato il benché minimo problema di viabilità alternativa, malgrado le immotivate preoccupazioni pre-gara di molti: con una cartellonistica indicatoria dettagliata e ogni incrocio presidiato dai Volontari della ANC di Bari si è garantito un flusso scorrevole e nessun intoppo alla circolazione DA e PER Cisternino.
Il 2° Slalom della Valle d’Itria – TROFEO BLOCK STEM – aveva validità per il 29°Campionato Interregionale ACI Sport Velocità e Slalom – Puglia Basilicata e Molise, per il 14° Challenge Interregionale Slalom Puglia Campania Basilicata e Molise e per il Trofeo Fasano corse.
Il giorno precedente alla gara, si sono effettuate le operazioni di verifica sulle vetture e sulla documentazione dei piloti, il tutto culminato con una serata dedicata a piloti e cittadinanza, denominata Sapori&Motori, nella quale, si sono fusi: gastronomia locale, musica e Motorsport.
Start alle ore 10.00: prima manche dedicata alla ricognizione del percorso con le auto da corsa, mentre, qualche minuto prima delle 11,30 ha preso il via in perfetto orario la prima delle tre manche gara. Si è corso con lo spauracchio del meteo che prometteva pioggia a metà mattinata, ma, alla fine, un caldo sole, ha continuato a splendere, rendendo possibile l’ effettuazione di tutti e quattro i passaggi delle vetture.
Assieme alla moltitudine di piloti locali, hanno voluto partecipare drivers della lontana Sicilia, Campania e della Basilicata ( terra in cui gli slalom, sono una solida realtà). Dopo Maury Gargano, scrive il suo nome nell’ albo d’oro assoluto, il campano della scuderia Vesuvio Mario Pellegrino a bordo del particolarissimo proto Barracuda 1000, per lui primato in solitaria nel gruppo WST e nella classe fino a 1300. Secondo assoluto, il salernitano Salvatore Tortora ( Vesuvio corse), su Peugeot 106 R 1300, primato per lui anche nel gruppo SS e nella classe S4. Il lucano della Basilicata Motorsport Joseph Martinelli, con la sua Peugeot 106 1600, si aggiudica il 3° posto assoluto, il primato in gruppo N e nella classe 1600. Quarto posto assoluto per il martinese Antonio Curia su Renault Clio Williams. Curia, che oltre ad aggiudicarsi il primato in E1 Italia e nella classe 2000, è risultato essere anche il migliore classificato assoluto tra i piloti residenti nei paesi del comprensorio della Valle D’Itria, e ha alzato al cielo la Coppa Sante Colucci, Ufficiale di Gara dell’ACI Brindisi e locorotondese di nascita, prematuramente scomparso all’età di 45 anni in un tragico incidente stradale nell’ottobre del 2016. Premio fortemente voluto da amici e colleghi dell’ACI Brindisi. Quinto assoluto, il beniamino di Cisternino Adriano Zizzi che si è ben districato tra i birilli con la rallistica Citroën C2 1600 della Scuderia Valle d’ Itria, stabilendo il suo miglior crono già nella prima salita. Sesto assoluto, il Locorotondese Francesco Perillo che ritrova la sua cara vecchia Peugeot 106, per lui, buona la prima manche di gara. Settimo assoluto, il Fasanese figlio d’ arte Natalio Ostuni, alla guida della Peugeot 106, domina l’affollata classe Racing start 1600. Ottavo assoluto, il primatista della classe A1400 Angelo Acquaviva su Peugeot 106 e Nono Assoluto, il lucano Giuseppe D’ Aversa (Peugeot 106 13, primo in N 1400). Conclude la Top Ten nel giorno del suo ritorno alle gare per il preparatore martinese Vito Pastore e la sua amata e verdissima Renault 5 turbo.
Un vero record nella storia dell’automobilismo pugliese è stato raggiunto con la partecipazione di ben 14 concorrenti Cistranesi: oltre al già citato Adriano Zizzi, hanno dato spettacolo e sono stati acclamati dal pubblico di Cisternino Marco Semeraro, 14° assoluto e
velocissimo con la sua Volkswagen Lupo, seguito al 15° posto assoluto da Nicola Argentieri su Renault Clio e dal 17° posto assoluto di Giuseppe “Pippo” Leoci, ritornato al volante della sua amata Renault 5 Gt Turbo. Sempre di Cisternino, Domenico Punzi, 18° assoluto su Mini Cooper alla sua seconda gara e 19° Stefano Perrini, anche loro piloti della Scuderia Valle D’itria, al volante di una Peugeot 106 1300 cc Gr.N. Al 34° posto assoluto troviamo Vito Punzi, su Peugeot 106, autore di un rush finale degno di nota che gli ha permesso di vincere la propria classe. Alle sue spalle, 35° assoluto, la bella sorpresa di Antonio Semeraro, driver cistranese anch’esso e debuttante assoluto nell’automobilismo e Gianpaolo Angelini, 36° assoluto. Lotta in famiglia tra i fratelli Cistranesi Piero e Rossella Convertini, giunti rispettivamente 56° e 70° assoluti. Rossella, unica dama in gara, ha scelto per il suo debutto nella specialità la corsa più difficile, ovvero quella di casa. 66° posto assoluto per un altro debuttante cistranese, Stefano “batman” Crescenza, su Volkswagen Lupo.
Nei vari gruppi, tra i più attesi dal pubblico c’era quello delle piccole bicilindriche, vinto dall’ostunese Onofrio Zizza, davanti al siciliano Giuseppe Noto, entrambi su Fiat 500, terzo Davide Azzolini su Fiat 126. Nelle bicilindriche gruppo 5, prevale il siciliano Giorgio Caschetto, davanti al pilota della Scuderia Valle d’Itria Giuseppe Oliva, 53° assoluto e al lucano Macchia Franco ( Basilicata Motorsport), tutti e tre i piloti, alla guida di Fiat 500. Unico classificato nelle bicilindriche 600, il Fasanese Domenico Laceregnola alla guida di Fiat 500.
L’unico pilota della Scuderia Valle D’Itria che non è riuscito a vedere il traguardo è stato Cosimo Salonna, tradito dal motore della sua Renault 5 gt Turbo.
Particolarmente emozionante, a fine gara, è stata la consegna agli ufficiali di gara dell’ACI Brindisi di una targa di ringraziamento in memoria del direttore di gara fasanese Sante Quaranta, scomparso qualche giorno precedente la manifestazione itriana: uomini in arancione sul palco delle premiazioni, mano sul petto e minuto di silenzio per ricordare i loro due “ Santini “ volati improvvisamente in paradiso, a far compagnia ai tanti angeli custodi, proprio loro che qui in terra, erano gli angeli custodi dei piloti come ufficiali di gara.
Con le premiazioni (si è premiato fino al quinto di ogni classe), piccoli omaggi un po’ per tutti i partecipanti, ma soprattutto un importante premio per i primi 5 classificati assoluti e i vincitori di ogni raggruppamento: un capocollo “DUECENTO” messo in palio dalla azienda Santoro – Salumi d’Eccellezza – come segno tangibile che lo sport resta un ottimo veicolo di promozione per il territorio e per i prodotti tipici in esso prodotti con qualità.
Anche la seconda edizione di questa gara va in archivio: mille difficoltà organizzative, vari imprevisti, ma la tenacia di Francesco Montagna e di tutti i ragazzi della Scuderia Valle D’itria, ha prevalso. Il prodotto finale: una gara perfettamente organizzata, dai ritmi incalzanti e da una tempistica perfetta (…una rarità in questa disciplina). Vero e sano divertimento per i 76 piloti che si sono sfidati li, dove Cisternino guarda verso il mare.